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Mario Battafarano racconta come ha raggiunto la sua ambizione: diventare un punto di riferimento per il cliente in Scania

 

Come sei entrato a far parte della squadra Scania?

Il mio ingresso nella squadra Scania è stata un’evoluzione vera e propria della mia professione nel mondo dei veicoli industriali. Quasi 7 anni fa, dopo 5 anni di impiego come responsabile di magazzino ricambi presso una concessionaria di un altro marchio, avendo definitivamente capito che le mie attitudini erano perfettamente calzanti al mondo dei camion, ho cercato di mettermi al servizio del marchio di cui tutti gli autisti parlavano: Scania. Ho visto nel grifone la meta da raggiungere nella mia carriera e, grazie a un collega del reparto commerciale, sono riuscito ad avere un colloquio e la conseguente assunzione nella concessionaria Scania della famiglia Ribatti. 

 

Di cosa ti occupi nella Ribatti Veicoli Industriali?

Sono il Service Advisor: mi occupo della fase di proposizione, programmazione, accettazione, fatturazione e garanzie delle lavorazioni effettuate in officina. Le attività che svolgo consistono nel prendermi cura del cliente cercando di capire e soddisfare al meglio le sue esigenze, in modo tale da potergli assicurare una “Service Experience” positiva, tramite tutti i servizi che Scania mette a disposizione. Il mio lavoro prevede anche la pianificazione del lavoro giornaliero dei tecnici. L’attenzione al cliente e la corretta programmazione del reparto tecnico sono dunque alla base del focus della redditività dell’officina.

 

C’è un episodio che vuoi raccontare?

Non si tratta di un vero e proprio episodio, piuttosto mi piacerebbe ricordare un periodo della mia carriera. Un lavoro durato parecchio tempo, ma che ora sta dando i suoi risultati.

Quando ho avuto i miei primi approcci nella fase di accettazione, ho avuto a che fare con un nostro cliente, il quale spesso mi evitava, pretendendo di parlare soltanto con il capofficina per le problematiche riguardanti il suo veicolo, ritenendolo l’unico al suo stesso livello. Ho pensato che avesse qualcosa di personale nei miei confronti, ma non mi sono dato per vinto e ho deciso di approfondire la vicenda cercando di comprendere come potessi conquistare la sua fiducia. Ho iniziato ad ascoltarlo anche mentre, in fase di accettazione, non si rivolgeva direttamente a me, ma questo non mi ha impedito di inserirmi ugualmente nei suoi discorsi, dandogli le spiegazioni tecniche delle lavorazioni effettuate al momento del ritiro del mezzo.

Da quando il cliente ha trovato nelle parole del capofficina la conferma di quello che già gli avevo spiegato io in precedenza, ha iniziato a contattarmi telefonicamente per la prenotazione, a voler parlare con me durante l’esecuzione dei lavori  e a chiedermi consigli su quali servizi associare al proprio mezzo. Fu così che conquistai la sua fiducia. È inutile nascondere la mia grande soddisfazione.

 

Cosa significa fare parte della squadra Scania?

Quando si parla di squadra, penso agli ingranaggi di un cambio: un sistema che va avanti solo se tutti i componenti si muovono all’unisono, lubrificati dall’olio, ossia dall’intesa, dalla complicità e dall’amicizia che permettono a tale movimento di diventare fluido e di non arrestarsi mai.

Come raccontavo prima, ho fatto di tutto per entrare nel team Scania e oggi sono davvero lusingato di rappresentarne il marchio agli occhi del cliente, con la consapevolezza di non dover deluderne mai le aspettative.